TRASCRIZIONE ATTO DI NASCITA A CREMA. ARCIGAY: ATTO LEGITTIMO E DOVUTO

“Il Comune di Crema trascrivendo la registrazione dell’atto di nascita dei due gemelli figli di una coppia omosessuale, non ha fatto altro che riconoscere il diritto dei bambini in questione ad essere accuditi e il dovere dei genitori di occuparsi entrambi dei loro bisogni”: lo dichiara Ilaria Giani, Presidente di Arcigay Cremona. Che prosegue: “In Italia ormai ci sono fiumi di pronunciamenti giuridici e ben due sentenze della corte di Cassazione che sanciscono la correttezza della registrazione firmata dalla Sindaca Stefania Bonaldi, che ha semplicemente provveduto a riconoscere un atto di nascita di un paese straniero come da giurisprudenza consolidata, senza attendere i mesi necessari al pronunciamento di un giudice, che avrebbe sancito la stessa cosa”, conclude Giani.
“Si riconosce quindi il diritto dei bambini, a prescindere da come sono stati concepiti, ad essere cresciuti, educati, mantenuti dalla coppia che li ha messi al mondo e, contestualmente, il dovere dei genitori di farsi carico dei bisogni dei figli”, le fa eco Gabriele Piazzoni, Segretario nazionale Arcigay. Che prosegue: “L’indignazione che viene manifestata da alcuni, non è legata alla pratica della gestazione per altri, dato che in occasione di tutte le altre registrazioni di figli di coppie eterosessuali, che costituiscono la stragrande maggioranza dei ricorrenti da tale pratica all’estero, nessuno batte ciglio, ma è legata al pregiudizio per cui una coppia omosessuale non possa crescere adeguatamente dei bambini. Le famiglie omosessuali con figli sono una realtà ormai da molti anni, e l’unico problema che hanno questi bambini sono proprio i diritti che gli vengono negati da chi vuole imporre i propri pregiudizi agli altri”. “Non fa male ricordare inoltre che la legge Cirinnà richiama numerosi articoli che si occupano propriamente dei figli di entrambi i membri della coppia unita civilmente. Dunque, la legge ha riconosciuto espressamente che si possano avere due mamme o due papà, uniti civilmente, con buona pace di chi vuole continuare a vivere di pregiudizi”, conclude Piazzoni.