Comunicato sul Salone dello Studente

Dopo le polemiche nate in seguito alla nostra presenza al salone dello studente, siamo sempre maggiormente convinti che il nostro esserci sia stato motivo di arricchimento dei contenuti che la manifestazione ha offerto nel suo complesso. Il pregiudizio che si è manifestato attraverso la critica sull’opportunità di una nostra partecipazione al Salone dello Studente dimostra quanto sia necessaria la nostra azione…

ARCIGAY CREMONA: AL SALONE DELLO STUDENTE PRESENZA PROPOSITIVA

Dopo le polemiche nate in seguito alla nostra presenza al salone dello studente, siamo sempre maggiormenti convinti che il nostro esserci sia stato motivo di arricchimento dei contenuti che la manifestazione ha offerto nel suo complesso.

Il pregiudizio che si è manifestato attraverso la critica  sull’opportunità di una nostra partecipazione al Salone dello Studente dimostra quanto sia necessaria la nostra azione volta a promuovere la cultura del rispetto e della valorizzazione delle differenze, a denunciare il clima di omofobia, ad offrire spazi di accoglienza e socializzazione per gay e lesbiche più o meno giovani.

Il bullismo omofobico nelle scuole italiane è all’ordine del giorno: lo dimostrano casi di cronaca e ricerche mirate come “bulli in ballo”, e finalmente lo riconoscono anche le istituzioni (vd allegato OdG approvato dalla Camera). Negarlo significa non assicurare la giusta protezione ed il diritto al benessere di quelle e quegli studenti che – in una fase complessa di definizione della propria identità – vengono discriminati ed avversati proprio in quei contesti che dovrebbero invece sostenerli ed accoglierli.

L’adolescenza è anche il momento della scoperta e delle prime esperienze con la sessualità che, secondo l’ultima ricerca della Società Italiana di Pediatria, avviene in alcuni casi già a 12 anni. Occorrono quindi interventi di varia natura per educare ad una sessualità consapevole e responsabile, lontani da una sua visione fobica e miope. Promuovere l’utilizzo del preservativo come mezzo di prevenzione dalle Malattie a Trasmissione Sessuale, come nella campagna ministeriale che sarà lanciata nei prossimi giorni, è un atto di responsabilità.

Non abbiamo velleitarie pretese educative esaustive, ma confermiamo il nostro impegno per contribuire al completamento di un quadro formativo degli individui che si compie nelle famiglie, nelle scuole ed in una società più attenta all’inclusione.

Comitato provinciale Arcigay Cremona “La Rocca”


BULLISMO OMOFOBO. LA CAMERA APPROVA UN ORDINE DEL GIORNO
Numerose le iniziative che impegnano il Governo

Ordine del Giorno presentato alla Camera in riferimento al Decreto Legge recante disposizioni urgenti per assicurare l’ordinato avvio dell’anno scolastico 2007-2008.

La Camera, premesso che:

gli episodi di intolleranza e omofobia accaduti anche nel corso di questo anno scolastico hanno riproposto l’esigenza di una iniziativa coordinata di carattere educativo e culturale da condurre direttamente nelle scuole statali;

il mondo della scuola non è attrezzato sufficientemente ad affrontare tali questioni insieme al territorio, alle associazioni e alle istituzioni locali;

la non discriminazione è un principio fondamentale della Costituzione e sul quale si basa l’Unione europea;

tale principio è riportato nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, in particolare all’articolo 6 «Diritto alla libertà e alla sicurezza» e all’articolo 7 «Rispetto della vita privata e della vita familiare»;

con le direttive della Comunità europea nn. 2000/43/CE del 29 giugno 2000 e 2000/78/CE del 27 novembre 2000 si attua il principio della parità di trattamento tra le persone indipendentemente dall’origine etnica e si stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizione di lavoro che proibiscono le discriminazioni
dirette o indirette basate sull’origine etnica, la religione o le convinzioni personali, gli handicap, l’età o l’orientamento sessuale;

l’articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, al primo capoverso, vieta qualsiasi forma di discriminazione fondata sul sesso, la razza, il colore della pelle o l’origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni pubbliche o di qualsiasi altra natura, l’appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l’età o le tendenze sessuali;

la risoluzione del Parlamento europeo del 26 aprile 2007 sull’omofobia in Europa «sottolinea che […] il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, la democrazia e lo Stato di diritto, l’uguaglianza e la non discriminazione» sono valori fondamentali;

l’articolo 3, primo comma, della Costituzione sancisce che «tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di convinzioni personali e sociali»,

impegna il Governo ad adottare le opportune iniziative volte a:

sviluppare un protocollo d’intesa per la prevenzione della violenza ai danni degli e delle adolescenti omosessuali tra Ministero della pubblica istruzione, Dipartimento per i diritti e le pari opportunità, Associazione nazionale di genitori, parenti e amici di omosessuali (AGEDO), associazioni di genitori e associazioni omosessuali e transessuali, per prevenire episodi di omofobia, transfobia e razzismo;

sensibilizzare gli istituti regionali di ricerca, sperimentazione e aggiornamento educativo, i provveditorati agli studi, gli enti locali e le agenzie di formazione attive sul territorio affinché realizzino seminari di studio e corsi di formazione e di aggiornamento per docenti e dirigenti scolastici, riguardanti l’educazione al rispetto delle diversità;

favorire la diffusione nel mondo della scuola di specifici progetti educativi, preventivi e di ricerca realizzati e co-realizzati con la collaborazione delle associazioni dei genitori degli studenti omosessuali e le associazioni omosessuali e transessuali, coinvolgendo le associazioni degli studenti e le famiglie;

promuovere e sostenere progetti culturali e formativi che contribuiscano, al di là di ogni generico richiamo alla «tolleranza», la diffusione del rispetto e della cultura delle differenze, in particolare quelle di genere e delle diversità, la diffusione di un clima di prevenzione del bullismo e della violenza, in particolar modo esperita nei confronti delle persone omosessuali, soprattutto se minorenni, riconoscendo loro il diritto al rispetto e all’informazione corretta sulla propria identità nella scuola e nei centri educativi.

9/3025/5. De Simone, Sasso, Folena, Froner, Guadagno detto Vladimir Luxuria.