Gay Pride Mosca – Violenze ed arresti

A Mosca vietato il Gay Pride: il radicale Marco Cappato (foto a sx) e la deputata di Rifondazione Vladimir Luxuria aggrediti, picchiati ed arrestati dalla polizia insieme ai promotori della manifestazione mentre cercavano di consegnare una lettera firmata da 50 europarlamentari al Sindaco di Mosca. Le aggressioni ed i lanci di uova sono avvenute per mano di gruppi di naziskin e di ultraortodossi (anche un vescovo), mentre la polizia – anziché proteggere le vittime – le arrestava. Guarda il video


Violentemente malmenati anche il deputato europeo Cappato e il funzionario Ue Marzocchi
Naziskin si sono scagliati su un gruppo di manifestanti che intendevano consegnare una lettera al sindaco

Gay Pride a Mosca, aggrediti i radicali
Picchiata anche Vladimir Luxuria

MOSCA – Durante la manifestazione organizzata a Mosca in favore del Gay Pride, “un gruppo di naziskin” ha “picchiato violentemente i radicali”. Lo denuncia il partito radicale, secondo il quale “subito dopo c’è stato l’intervento della polizia che anziché difendere le persone aggredite ha provveduto ad arrestare i radicali”. Tra le persone aggredite, secondo i Radicali, c’è anche Vladimir Luxuria, parlamentare di Rifondazione Comunista, che, però, non è stata fermata dalla polizia.
Al Gay Pride di Mosca sono attese oltre 200.000 persone, nonostante il divieto posto alla manifestazione dal sindaco di Mosca Iuri Luzhkov. Il Gay Pride di oggi è stato organizzato per ricordare il 14° anno della depenalizzazione dell’omosessualità in Russia.
“Questa mattina alle ore 10.15 ora italiana – spiegano i radicali – a Mosca, davanti alla sede ufficiale del sindaco di Mosca, sulla Via Tverskaja, sono stati aggrediti e malmenati da gruppi di naziskin, e poi dalla polizia che li ha arrestati, gli esponenti radicali Marco Cappato, deputato europeo; Nikolai Alexeiev, radicale russo e Coordinatore del Gay Pride di Mosca; Nikolay Kramov, rappresentante dei radicali a Mosca; Ottavio Marzocchi, radicale e funzionario al Parlamento Europeo”.
La delegazione radicale, insieme a parlamentari europei di altri gruppi voleva consegnare al sindaco, spiegano i radicali, una lettera firmata da 50 parlamentari europei e italiani dopo che era stato vietato il Gay Pride.
Ma “mentre veniva distribuito il volantino con il testo della lettera un gruppo di naziskin, alla presenza di un vescovo ortodosso, scortato da due persone, che dava loro la benedizione, ha cominciato a tirare uova ai partecipanti all’iniziativa non violenta e poi a picchiare violentemente i radicali”. Subito dopo è intervenuta la polizia.
“Siamo molto preoccupati – dicono ora i radicali – soprattutto per le condizioni di Marzocchi che è stato violentemente picchiato”.
Nella sede dei Radicali, informa una nota, “è stata costituita una cellula di crisi in stretto contatto con la Farnesina e l’Ambasciata italiana a Mosca”.

27 maggio 2007 – da Repubblica


RUSSIA: PRESIDENZA UE CHIEDE CHIARIMENTI SU EVENTI GAY PRIDE

Bruxelles, 28 mag. – (Aki) – La presidenza tedesca di turno dell’Ue desidera fare chiarezza sugli eventi verificatisi ieri a Mosca in occasione del Gay Pride, quando alcuni deputati ed eurodeputati, tra cui il radicale Marco Cappato e Vladimir Luxuria del Prc, sono stati aggrediti sotto gli occhi della polizia.
“Siamo in contatto per capire cosa è successo e per capire cosa possiamo fare”, spiega una fonte della presidenza Ue. Sull’eventualità che il caso venga sollevato in occasione della riunione del G8 della prossima settimana, la fonte preferisce non sbilanciarsi. “Ci sono molte questioni sul tavolo del G8, non so se si parlerà anche di questa”. Sugli eventi di ieri a Mosca è intervenuta anche la *Commissione europea*. “Siamo preoccupati per il comportamento della polizia durante la manifestazione”, ha detto Christianne Hohmann, portavoce del commissario Ue alle Relazioni Esterne Benita Ferrero-Waldner.

(Cim/Aki) 28-MAG-07 13:30


ROMA PRIDE. PROMOTORI INVITANO MANIFESTANTI DI MOSCA

(DIRE) Roma, 28 mag. – Dopo i gravissimi fatti di Mosca, dove il sindaco della citta’ ha vietato il *Gay* Pride e dove i manifestanti sono stati selvaggiamente picchiati da gruppi di facinorosi naziskin, il Comitato politico del RomaPride 2007 ha deciso di invitare, alla prossima manifestazione nazionale unitaria RomaPride di sabato 16 giugno a Roma, Nikolay Alexevev, militante radicale e responsabile del *Gay* Pride di Mosca, Sergey Kostantinov, organizzatore e co-promotore della manifestazione e Nikolay Khramov, rappresentante a Mosca del Partito Radicale Transnazionale Russo. Lo dice una nota degli organizzatori del *Gay* pride di Roma, che aggiunge: il Comitato politico del RomaPride 2007, in collaborazione con il Partito della Rifondazione Comunista e i Radicali Italiani, sta organizzando l’arrivo dei tre esponenti russi nella capitale per partecipare alla manifestazione, dove sono attese non meno di 200.000 persone.

(Com/Rel/ Dire) 17:26 28-05-07


Gay pride di Mosca: processati e condannati i due radicali russi Nikolaj Khramov e Nikolay Alekseev per aver disobbedito alle disposizioni di polizia; le testimonianze del deputato europeo Marco Cappato considerate dal giudice “pretestuose”. I due russi parteciperanno al gay pride di Roma del prossimo 16 giugno 2007.
Roma, 10 giugno 2007

Venerdì 8 giugno la Giudice di pace della Circoscrizione n.369 del quartiere Tverskaja di Mosca, Tat’jana Neverova, ha riconosciuto colpevole il rappresentante dei radicali russi Nikolaj Khramov per aver co-promosso il Gay pride di Mosca del 27 maggio scorso. Il radicale russo è stato condannato per ‘disobbedienza alle pretese legittime degli agenti di polizia’ e al pagamento di una multa di mille rubli. Stessa condanna per Nikolay Alekseev in analogo processo svoltosi ieri sabato 9 giugno. Nikolay Khramov è uno dei sette organizzatori del Gay pride di Mosca, che era stato vietato dal Sindaco. Per questo Marco Cappato, deputato europeo radicale, insieme ad alcuni suoi colleghi tedeschi e italiani, tra questi Vladimir Luxuria, si erano recati la mattina di domenica 27 maggio davanti alla residenza del Sindaco di Mosca per consegnare una petizione firmata da 50 deputati europei contro la decisione del divieto. Mentre veniva distribuito il testo un gruppo di naziskin, alla presenza di un vescovo ortodosso che dava loro la benedizione, ha cominciato a tirare uova ai partecipanti e poi a picchiare i radicali, seguiti poco dopo dalla polizia che li ha pure arrestati trattenendo i russi in cella per 24 ore. Durante il processo, durato più di quattro ore, il tribunale ha interrogato in qualità di testimoni i poliziotti Gogolev, Zhukov e il vice capo della polizia S.P. Medjanikov che hanno reso testimonianze contradditorie, dichiarando che Khramov ha violato una legge amministrativa. Khramov è stato quindi accusato di “dire bugie allo scopo di sottrarsi alla responsabilità di quanto accaduto”; il giudice non ha quindi dato credito alle testimonianze rese al tribunale da giornalisti, osservatori internazionali, deputati e funzionari del Parlamento europeo, tra gli altri quelle di Marco Cappato e Ottavio Marzocchi, considerandole ‘pretestuose’. La domanda di ricusazione del giudice, presentata dall’Avvocato di Khramov, è stata respinta. Il giudice ha rifiutato di allegare come prove le foto della ‘France Press’ dove erano documentate le violenze contro i manifestanti. Dopo le due sentenze i radicali russi hanno dichiarato: “Siamo pronti, se necessario, a rivolgerci alla Corte europea per i diritti umani per dimostrare la nostra innocenza. Il 16 giugno saremo a Roma, invitati dal Comitato organizzatore del Gay Pride 2007”.

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