Il parrucchiere un lavoro per “Diversi”

Condividiamo l’articolo che Samuele – studente di Istituto Professionale Operatori alle cure Estetiche – ha scritto per il giornale della scuola.

Il parrucchiere un lavoro per “Diversi”

Il titolo? È semplicemente uno specchio che riflette quello che la società pensa, o meglio, quello che hanno insegnato loro. Però, non tutti la pensano così fortunatamente!

Il lavoro del parrucchiere, come quello del truccatore, o altri, sono spesso i lavori scelti dagli omosessuali (ovviamente non sempre!), il perché non chiedetemelo, non lo so, ognuno avrà le sue ragioni, ad esempio io l’ho scelto perché a me piace il contatto con la gente, anche se non è sempre facile…
Però prevalentemente la mia scelta è stata istintiva, sentivo che era quello che volevo fare e credo di non aver sbagliato lavoro, almeno spero. Non voglio dire il solito luogo comune tipo “Perché queste persone nascono con il talento della creatività e della fantasia ” perché ovviamente non è vero, non tutti infatti hanno queste qualità, spesso ho incontrato persone (gay, ma anche etero) che a fatica usavano il cervello per le funzioni vitali!
Poi ci sono anche quelli che di natura hanno queste ed altre predisposizioni, ma non credo sia intelligente fare di tutta l’erba un fascio.
Come se dicessi “Tutti gli eterosessuali” sono Omofobi, capite anche voi che direi una grandissima cavolata.
Ora, definirci “Diversi” non so se può essere un bene o un male, penso che dipenda da cosa si intende: se diversi sta per Alieni venuti da un pianeta sconosciuto su una navicella rosa glitterata, allora anche no…
Ma se con diversi si intende la differenza di pensiero rispetto all’italiano medio, con un’apertura mentale più ampia, con una sensibilità leggermente più sviluppata (ovviamente ricordate sempre il concetto di prima, “non fate di tutta l’erba un fascio”), e un modo di vedere il mondo forse in modo più consapevole e accurato, allora perché no?
In questo caso non sarebbero che qualità, quindi forse potrei accettare di essere definito diverso, ma…non ho usato il condizionale a caso, perché vedendo come girano le cose, è meglio prima far capire alle persone quanto alle fine siamo simili, e uguali, a loro. Altrimenti rischiamo di confonderli. Ci sono troppi concetti e pregiudizi sbagliati che vengono professati, oltre che dallo Stato stesso, soprattutto dalla Chiesa.
Credo che ci veda come creature di satana, esseri “travestiti” da Umani, però non capisco il perché di questo odio nei nostri confronti, che scopo dovremmo avere noi spregevoli esseri maligni?…. Bah… Dicono che siamo contro natura, ma evidentemente si sbagliano, perché se veramente lo fossimo non saremmo qui, e tanto meno saremmo nati così, dato che la natura stessa ci ha creato…
E poi trovo stupido definire le persone LGBT (1) come “anormali”, chi decide cosa o chi è “normale”?… personalmente trovo che questa parola possa essere usata solo IN ambiti come quello medico (Es: Pressione Sistolica/Diastolica normale, oppure riflessi involontari nella norma, ecc…), o in occasioni dove la normalità ha delle cifre ed è oggettiva.
Non starò adesso qui a spiegarvi determinate situazioni, problematiche, pensieri riguardanti il mondo LGBT, perché non è il momento per farlo, anche se credo che sarebbe istruttivo, interessante e potrebbe abbattere alcuni sciocchi stereotipi e modi di pensare riguardanti questo argomento.
Il succo di tutto il discorso è che se è questo il lavoro che volete fare, non lasciate che niente e nessuno vi impedisca di farlo, tantomeno pregiudizi infondati e medievali lottate per i vostri sogni e fregatevene di tutto il resto!
E a chiunque abbia dubbi o curiosità riguardanti l’omosessualità, consiglio di informarsi o di chiedere direttamente, non c’è niente di male, anche se le domande possono sembrarvi stupide, fatele (ovviamente magari evitare domande che entrano in ambiti strettamente personali), perché meglio chiedere cose all’apparenza sciocche che non chiedere nulla e tenersi convinzioni che possono essere sbagliate, magari poi POTREBBE PORTARVI a capire altre situazioni e forse può essere un piccolo passo verso una migliore comprensione dell’argomento in questione.
Spero che questo piccolo articolo vi abbia fatto comprendere meglio il mondo di noi “diversi”, quelli che di diverso da voi, non hanno proprio nulla.
PS: L’amore non andrebbe mai giudicato, tanto meno discriminato.

Note:
1) LGBT non è altro che la sigla che indica la comunità di Lesbiche, Gay, Bisessuali,Transessuali. Si può trovare anche come GLBT.