Nasce ONDA QUEER: come le onde, tutte diverse che corrono veloci

La Bassa, la chiamiamo tuttə così quando dobbiamo affettuosamente descrivere il luogo che ci ha cresciutə, amatə, odiatə o fattə scappare. È un territorio complesso, che sa dare tanto e al tempo stesso ignora, troppo spesso, il cambiamento, indifferente alle “diversità”, che dovrebbero essere fonte di ricchezza e non motivo di ostilità e paura.

Da questo sentimento di amore e “odio” verso il nostro territorio, nasce Onda Queer, un collettivo di cittadinə “della bassa” con lo scopo di raccontare storie ancora poco conosciute. Le storie della comunità queer, per comprendere e contrastare discriminazioni e violenze normalizzate da un sistema sociale che non riconosce la pienezza della vita dele persone lgbti+, legittimato da scelte politiche che ledono i nostri diritti e la nostra dignità. Per questo lottiamo per un territorio che sia un luogo di tuttə e per tuttə, che riconosca ogni forma di amore e relazione affettiva, qualcosa che può sembrare banale ma purtroppo non lo è ancora per tante persone.

Onda Queer, in collaborazione con Arcigay Cremona La Rocca, si pone l’obiettivo di creare momenti di aggregazione in spazi sicuri, per favorire legami di solidarietà e senso di appartenenza alla comunità, attraverso l’organizzazione di eventi e progetti culturali e sociali, in rete con ogni realtà del territorio che vorrà dialogare e costruire percorsi comuni.

Vi invitiamo tuttə al Babilonia PUB di Vicomoscano (Casalmaggiore) per il primo evento di DOMENICA 17 SETTEMBRE, dalle 19.00 in poi, per ballare e cantare con il Collettivo LEM e Bertuccia, con ottimo cibo e drink, handmade market e tante tante belle facce.

https://linktr.ee/onda_queer

Pink* Tour

🗓️ SABATO 9 SETTEMBRE DALLE ORE 15

📍 Associazione Latinoamericana, via Gioconda 3, Cremona

✨ Vieni a scoprire Pink*, il gioco da tavolo transfemminista in cui dovremo sconfiggere il patriarcato!

Indagine Istat per persone trans e non binarie

Arcigay invita le persone trans e non binarie a partecipare all’indagine che l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), in collaborazione con l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR), sta realizzando nell’ambito del progetto di ricerca sulle discriminazioni lavorative nei confronti delle popolazioni LGBT+.

L’indagine in corso è rivolta alle persone trans e alle persone non binarie, maggiorenni che vivono abitualmente in Italia.
Se appartieni a questo target e sei interessat* a partecipare a questa iniziativa, puoi accedere al questionario tramite il link:
https://survey.istat.it/ist02740

Al termine della compilazione del questionario, potrai coinvolgere altre persone trans e non binarie indirizzandole a questa pagina web o condividendo con loro il link: https://survey.istat.it/ist02740.

Per eventuali chiarimenti scrivere a indagine-lgbt@istat.it

CANCELLA L’ODIO NON LE PERSONE

L’omofobia, la lesbofobia, la bifobia, la transfobia, la afobia, la intersexfobia sono manifestazioni di violenza e forme di discriminazione e di bullismo nei confronti delle persone gay, lesbiche, bisessuali (bi+), trans*, asessuali e intersex. L’Italia è rimasto uno dei pochi Paesi in Europa a non avere una legge di contrasto alle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere. 

ITALIA: RESTA UMANA

Nel 2022, un terzo dei permessi di soggiorno rilasciati dall’Italia sono stati concessi grazie allo strumento della “protezione speciale”,  voluto da Matteo Salvini con i “Decreti Sicurezza” della scorsa legislatura, che ridefinirono il concetto di protezione umanitaria. In sostanza, si tratta di alcune giuste cause secondo cui, una persona giunta nel nostro paese, ha diritto a essere accolta a prescindere da come sia arrivata. Tra queste ci sono anche l’orientamento sessuale e l’identità di genere. 

Ebbene, mentre il Mediterraneo continua a restituire cadaveri dopo due tragici naufragi di barche con migranti disperati a bordo, la maggioranza vuole sopprimere orientamento sessuale e identità di genere dalla protezione speciale con due proposte di legge che riformano il testo unico dell’immigrazione, il cui esame è già stato avviato in Commissione affari costituzionali della Camera. Giorgia Meloni, inoltre, ha addirittura annunciato l’intenzione del governo di cancellare del tutto la protezione speciale.


Sull’intenzione del governo Meloni ha espresso dubbi persino il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, tramite l’ufficio legislativo del Quirinale, perché l’abolizione crea il rischio per molte persone migranti già in Italia di essere espulse da un giorno all’altro in attesa dell’esame sulla domanda di protezione internazionale.


Il rischio che a fare le spese della furia ideologica della maggioranza siano, ancora una volta, le persone LGBTQIA+ è quindi reale!


Sul “Decreto sicurezza” all’art. 19 nell’ambito delle espulsioni si legge:


Art. 19 (Divieti di espulsione e di respingimento. Disposizioni in materia di categorie vulnerabili.)


“1. In nessun caso può disporsi l’espulsione o il respingimento verso uno Stato in cui lo straniero possa essere oggetto di persecuzione per motivi di razza, di sesso, di orientamento sessuale, di identità di genere, di lingua, di cittadinanza, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali o sociali, ovvero possa rischiare di essere rinviato verso un altro Stato nel quale non sia protetto dalla persecuzione.”


Ora, la proposta di legge del leghista Lezzi vuole sopprimere le parole: «di orientamento sessuale, di identità di genere». 


Si tratta del primo vero attacco sul piano normativo contro la comunità LGBTQIA+ che il Parlamento ha iniziato a esaminare e a discutere.

Per questo occorre mobilitarsi subito firmando questa petizione e chiedendo che l’Italia resti umana!

Il sito ufficiale di Arcigay Cremona "La Rocca"