Bologna Pride 2008

Il 28 giugno 2008 dopo 13 anni il Pride Nazionale torna a Bologna, storica città del movimento Lesbico Gay Bisessuale e Transessuale italiano. Dopo 2 mesi di eventi si avvicina il giorno della manifestazione conclusiva che si terrà sabato 28 giugno, giornata Mondiale dell’orgoglio lgbt. Arcigay Cremona colora il Bologna Pride con il carro di Arcigay Lombardia e numeros* partecipanti. Di seguito tutte le info sul 28 giugno.

♦ Guarda gli inviti al Bologna Pride di Simona Ventura, Lella Costa, Lucia Ocone, Barbara Alberti, Maurizia Paradiso, Neffa e molti altri artisti sul canale http://it.youtube.com/bolognapride2008 

28 giugno – BOLOGNA PRIDE 2008

Manifestazione nazionale dell’orgoglio lesbico,  gay, bisessuale e transessuale

Il Pride Nazionale 2008 si caratterizza per diverse iIl 28 giugno 2008 dopo 13 anni il Pride Nazionale torna a Bologna, storica città del movimento Lesbico Gay Bisessuale e Transessuale italiano. Punto di riferimento della comunità LGBT italiana e più in generale dei movimenti di critica e riformismo sociale, Bologna ha perso il primato di avamposto di “tolleranza” che per anni le è stato riconosciuto. La crisi del “dorato” modello bolognese è chiara e forte, e sconfina ben oltre le porte cittadine, per divenire manifestazione particolare della storica arretratezza politica dell’Italia in tema di diritti civili e di libertà. Ma Bologna è la sede di numerosi gruppi e associazioni che lavorano sul territorio e non solo. Organizzate in molteplici e diverse reti nazionali, costruiscono e lavorano al cambiamento di questo paese. Lesbiche, gay e trans che agiscono all’interno del più grande soggetto, il movimento LGBT italiano. Un soggetto che insieme a quello delle donne è protagonista di una efficace azione di critica e denuncia sociale e culturale, all’interno del percorso di conquista di uguali diritti di cittadinanza, di uguale libertà di essere per tutte e tutti i cittadini di questo paese. E i destinatari del nostro agire dovranno essere, oltre ai governi e alle istituzioni e in esse i partiti, sempre di più soprattutto le donne e gli uomini che camminano per strada, quelli con cui condividiamo spazi e tempi e coi quali possiamo veramente percorrere con approccio laico le vie dello scambio, dell’interazione, della convivenza, del cambiamento. Importanti novità. Prima fra tutte, la presenza di una madrina d’eccezione – Margherita Hack, la nota astrofisica e divulgatrice scientifica italiana, presidente onorario della UAAR (Unione Atei Agnostici Razionalisti) –  che ha accolto immediatamente l’invito del Comitato Pride in nome della laicità e della piena condivisione dei temi più cari del Pride 2008. La sua figura rappresenta a pieno titolo il tema che anima questa manifestazione: l’approccio laico nella creazione delle regole della società civile. Grazie alla sua formazione scientifica e ai successi raggiunti in tanti anni di ricerca, riconosciuta ed apprezzata da più parti, anche e sopratutto all’estero, la Hack è un simbolo per tutto il popolo LGBT e non solo, proprio per il coraggio nell’esprimere la propria opinione sui temi trasversali alla politica, alla cultura e alla società civile tutta. L’illustre astronoma rinnova la figura della madrina tradizionale, partecipando al Pride attraverso gli schermi di Piazza VIII Agosto per offrire alle migliaia di partecipanti presenti alla manifestazione la sua testimonianza politica.

L’Inno

A fare da tappeto sonoro della manifestazione, un brano speciale che diventa l’inno ufficiale del Pride 2008: “Tango Diverso” del Maestro Toto Savio (autore tra le altre cose di Cuore matto e Maledetta primavera) di cui il 25 giugno si celebra la scomparsa.  Per chi non lo ricordasse si tratta del brano di chiusura del film “La patata bollente” di Steno che nel 1979 proponeva con coraggio al grande pubblico un lungometraggio che racconta una storia tutta italiana sul tema dell’omosessualità e lo fa con attori del calibro di Renato Pozzetto, Massimo Ranieri, Edwige Fenech e tanti altri. Il brano “Tango diverso” (Autore del brano “Tango Diverso”: Amerigo Cassella; compositore: Toto Savio; Etichetta: Sugar Music; www.sugarmusicpublishing.it) è stato concesso gratuitamente e con grande coinvolgimento dalla vedova dell’autore che ha accolto la richiesta da parte del comitato con queste parole “Io e mio marito abbiamo avuto tanti amici omosessuali e tante amiche lesbiche e so per certo che lui sarebbe stato onorato e felice di accordare la vostra richiesta.”.

I Numeri del Pride

60 eventi in 60 giorni che hanno contato più di 20.000 presenze interessando Bologna ma non solo. Il Pride 2008 ha viaggiato attraverso lo stivale. Le tappe della tournée “Party Tour Bologna Pride” hanno toccato Torino, Genova, Milano, Padova Perugia, Reggio Emilia, Modena, Perugia, Firenze, Roma e Catania. Migliaia le presenze già annunciate ed in febbrile aumento in questi giorni. I manifestanti da tutta Italia confluiranno a Bologna il 28 giugno sfruttando tutti i mezzi: più di i 30 pullman già confermati (provenienza: Ancona, Bergamo, Genova, Grosseto, Livorno, Napoli, Perugia, Pisa, Trieste, Brescia, Rovigo, Catania, Pistoia, Torino, Verona, Firenze, Vicenza, Bolzano). Oltre 15 gli Hotel convenzionati pronti ad accogliere i manifestanti (Astoria Hotel, Hotel Tre Vecchi, Hotel Europa, Hotel Regina, Hotel Touring, Savoia Hotel, Savoia Hotel Country House, Savoia Hotel Regency, Grand Hotel Elite, I Portici Hotel, la catena di Giansante Hotel (Al Capello Rosso; Eurogarden Hotel; Aemilia Hotel e il consorzio Bologna Incoming). 5.000 contatti al giorno registrati su www.bolognapride.it, 8.000 su myspace.

Percorso

L’appuntamento è in piazza di Porta Ravegnana alle ore 14.00. Dalle due torri partirà il corteo a piedi che percorrendo via Castiglione arriverà ai Giardini Margherita. Qui, alle 15.30, si aggiungeranno i 30 mezzi motorizzati che percorreranno i 5,5 Km di percorso. La manifestazione proseguirà dunque sui viali, in direzione porta Lame. All’altezza dei Giardini di Villa Cassarini il corteo farà una breve fermata, la musica dei carri sarà spenta per un momento di commemorazione davanti al monumento delle vittime del nazifascismo. Dalla prima sede del Cassero in Porta Saragozza il corteo proseguirà per i viali, affiancherà porta Lame e svolterà in via Don Minzoni costeggiando la nuova sede del Gay Lesbian Center ‘Il Cassero. Percorrendo Via dei Mille la manifestazione si concluderà in Piazza VIII agosto (orario previsto 18.30) Sul palco (6×8, integrato nella scalinata della Montagnola) a gestire gli interventi Vladimir Luxuria. Esclusi dal palco gli interventi delle personalità politiche. Ad intervenire – per scelta degli organizzatori – oltre ai portavoce Pride, le associazioni gay lesbiche e transessuali, la Cgil ed i rappresentanti delle realtà sociali che hanno realmente affiancato il movimento.  A seguire gli Alcazar in concerto. La serata proseguirà al Parco Nord (Via Stalingrado 83), ore 22 dove avrà luogo l’ Official Pride PartyAlessandro Fullin eElectric IndigoCostantino della Gherardesca e Filippo NardiEnnio Marchetto ed Ellen Allien(e tanti altri) festeggeranno insieme la chiusura del pride bolognese, ospiti di un party che durerà fino al mattino. 

Progetto “Welcome al Bologna Pride”

Ideato dal gruppo di volontari che da diversi mesi stanno lavorando all’organizzazzione del  Pride 2008, il progetto “Welcome!” nasce per coinvolgere i volti noti del mondo dello spettacolo, della cultura e dello sport in qualità di testimonial.

Le Adesioni

Oltre all’adesione delle più importanti associazioni gay, lesbiche e trans del paese, al Pride sono pervenute numerose e trasversali adesioni: Anpi nazionaleLibera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, Amnesty International, CGIL e ARCI Nazionale.  arrivata inoltre l’adesione nazionale dei seguenti partiti:  Rifondazione Comunista, Federazione dei Verdi, Partito dei Comunisti Italiani, Partito Socialista, Italia dei Valori e Partito Radicale e del PD della Provincia di Bologna. Per la lista completa:

Le associazioni aderenti.

PRIDE: Istruzione per l’uso

Sabato 28 Giugno 2008: il Pride torna a Bologna.
Il 28 giugno 2008 dopo 13 anni il Pride Nazionale torna a Bologna, storica città del movimento Lesbico Gay Bisessuale e Transessuale italiano. Punto di riferimento della comunità LGBT italiana e più in generale dei movimenti di critica e riformismo sociale, Bologna ha perso il primato di avamposto di “tolleranza” che per anni le è stato riconosciuto. La crisi del “dorato” modello bolognese è chiara e forte, e sconfina ben oltre le porte cittadine, per divenire manifestazione particolare della storica arretratezza politica dell’Italia in tema di diritti civili e di libertà. Ma Bologna è la sede di numerosi gruppi e associazioni che lavorano sul territorio e non solo. Organizzate in molteplici e diverse reti nazionali, costruiscono e lavorano al cambiamento di questo paese. Lesbiche, gay e trans che agiscono all’interno del più grande soggetto, il movimento LGBT italiano. Un soggetto che insieme a quello delle donne è protagonista di una efficace azione di critica e denuncia sociale e culturale, all’interno del percorso di conquista di uguali diritti di cittadinanza, di uguale libertà di essere per tutte e tutti i cittadini di questo paese. E i destinatari del nostro agire dovranno essere, oltre ai governi e alle istituzioni e in esse i partiti, sempre di più soprattutto le donne e gli uomini che camminano per strada, quelli con cui condividiamo spazi e tempi e coi quali possiamo veramente percorrere con approccio laico le vie dello scambio, dell’interazione, della convivenza, del cambiamento.

Con Orgoglio, il Comitato

Il programma è scaricabile in pdf da qui
oppure puoi visualizzare l’agenda qui
e le news qui


TELEFONO PRIDE
Dalle ore 18 alle ore 20 dal lunedì al sabato allo 051.555661

Se siete indecisi se sfoggiare il vostro completo leather o la camicia
zebrata, se non conoscete i trucchi per non essere fotografati o
semplicemente avete paura che vostro marito sia uno dei nostri,

NOI ABBIAMO LA SOLUZIONE!

Dal lunedì al sabato
dalle 18 alle 20 (fino al 28 giugno)

il Telefono Amico Gay del Cassero si trasforma per l’occasione in Telefono Pride.
Tanti volontari si alterneranno per rispondere ad ogni vostra domanda logistica e organizzativa allo 051/555661

ore 18.00 – 20.00

Vi aspettiamo al Bologna Pride!


BOLOGNA PRIDE SENZA BARRIERE
Stiamo organizzando una serie di interventi in occasione del Pride nazionale al fine di informare correttamente e rendere visibile la minoranza nella minoranza costituita dalle persone omo-disabili: forse un carro, sicuramente uno striscione e dei cartelli, volantini da distribuire, un laboratorio teatrale, dei video digitali.
Assieme ad un gruppo di volontari, siamo inoltre impegnati affinché quello di Bologna sia un Pride senza barriere.
Ci stiamo occupando sia dell’aspetto informativo che di quello dei servizi e miriamo a garantire un livello di accessibilità quanto migliore possibile.

Ci impegniamo a garantire, in particolare:
a) accessibilità da parte alle persone non vedenti e ipovedenti dei materiali stampati ed elettronici prodotti per la comunicazione del Pride;
b) informazioni sul grado di accessibilità architettonica dei luoghi dove si terranno i numerosi eventi del Pride e sulla loro raggiungibilità con i mezzi pubblici;
c) informazioni sulla presenza di strutture alberghiere idonee ad accogliere persone con disabilità;
d) disponibilità di un gruppo di volontari in grado di offrire accompagnamento e sostegno durante la parata di sabato 28 giugno;
e) interpretariato LIS durante il comizio alla fine della parata del 28 giugno.
Tutte queste risorse saranno prossimamente disponibili sul sito web ufficiale: http://www.bolognapride.it.
Dal sito è possibile scaricare inoltre una scheda con la quale le persone diversamente abili possono comunicare, entro il 20 giugno 2008, le loro specifiche esigenze.
Per ulteriori informazioni o per rendersi disponibili come volontari potete contattarci via e-mail:omodisabili(at)libero.it
o telefonicamente: 348/516.70.91, oppure attraverso il Telefono Amico Gay: 051/555.661 o la Linea Lesbica 051/528.09.18 di Bologna.

COMUNICATO STAMPA
Bologna, 20 maggio 2008

Lettera aperta al Ministro delle Pari Opportunità

“Le dichiarazioni contraddittorie e confuse del Ministro Carfagna hanno provocato la reazione di molte persone che ci hanno contattato esprimendo tutto il loro sdegno.” – dichiarano i portavoce del Pride nazionale che si terrà a Bologna il 28 giugno – ” A conferma che, contrariamente a quanto dice il ministro, in Italia siamo ben lontani dall’essere persone senza problemi, non risolvibili con disorganici interventi sul codice civile, alleghiamo questa lettera che ci è pervenuta da Daniele Pacini. La sua storia rappresenta a nostro avviso un esempio di quanto accade quotidianamente, la rendiamo nota nella speranza che si cominci a prendere sul serio e a valutare con cognizione di causa i problemi “concreti” di milioni di persone”.

Gentile Ministro Carfagna, in merito alla sua richiesta di una dimostrazione concreta della effettiva discriminazione dei cittadini omosessuali italiani, Le sottopongo con piacere la mia personale situazione. Dopo sei anni di convivenza, due anni fa a Vancouver (Britsh Columbia) ho sposato un cittadino canadese. Come saprà il Canada è un bellissimo, ricco e civilissimo paese che però non fa parte della Comunità Europea. La presenza del mio sposo extra comunitario in Italia, in mancanza di un riconoscimento della nostra unione, è quindi legata alla durata del permesso di soggiorno che lui ha ottenuto grazie ad un contratto di lavoro a tempo determinato, trovato molto faticosamente. Penso che possa immaginare quanto una situazione del genere contribuisca alla serenità della nostra vita in comune. Inoltre grazie all’efficienza del sistema attuale, il rinnovo del permesso di soggiorno arriva praticamente allo scadere del contratto in essere, costringendoci a vivere per la maggior parte del tempo dovendo usare una ricevuta delle Poste Italiane come documento di identità. Tutto questo non succede ad esempio ad un qualsiasi altro cittadino italiano che volesse regolarizzare la sua novella sposa extracomunitaria conosciuta il mese prima grazie ad un annuncio online. Dal momento che è così sicura che gli omosessuali non subiscano discriminazioni, la prego di indicarmi in che modo i miei diritti sono uguali a quelli dell’ipotetico cittadino italiano che ho appena citato.
La prego di indicarmi quale tipo di scrittura privata o atto notarile può concedere al mio sposo il basilare diritto di vivere con me indefinitamente del mio paese. Perché, cara Signora Carfagna, i casi sono due: o mi è sfuggito qualcosa, come spero, o l’ignoranza che dimostra della condizione umana di molti cittadini italiani, per non parlare della sua assoluta mancanza di sensibilità verso il loro concreto e quotidiano disagio, la rendono del tutto incompatibile con il ruolo di cui è stata investita.
Rispettosamente,

Daniele Pacini.

P.S. Se la sua risposta dovesse essere “perché non emigra lei in Canada”, la informo che rimango in questo paese perché credo prima di tutto di averne diritto, e poi perché sono qui per i miei anziani genitori, dunque la mia famiglia, che verrebbe distrutta da un mio trasferimento in un paese così lontano.