ENJOY YOUR VISIBILITY. Mostra il tuo orgoglio, raccontalo!

Da sempre la soggettività lesbica è vittima di un processo di invisibilizzazione, stigmatizzazione e stereotipizzazione messo in atto – in modo strutturale e sistemico – dalla cultura dominante sessista, patriarcale e maschilista.

Le lesbiche non esistono nello spazio e nel discorso pubblico/politico e lo dimostra il fatto che, nel linguaggio come nella percezione comune, la parola “lesbica” è ancora considerata un insulto.“Riusciamo a essere maschilisti perfino nella discriminazione” ha scritto Claudio Rossi Marcelli, sottolineando come persino l’hate speech (discorso d’odio) in salsa gender, ci offra un vasto campionario di parole con le quali appellare gli uomini gay, denigrandoli, mentre se ne usa una soltanto per etichettare le donne che amano le donne, semplicemente come lesbiche.

La soggettività lesbica è definita per negazione. La retorica del “maschio mancato” è un chiaro esempio di narrazione che squalifica le donne lesbiche, posizionandole nel gradino più basso della scala sociale.

In un paese che trasforma le donne in bersaglio controllando i loro corpi, limitando la loro autodeterminazione, violando diritti e libertà acquisite, le lesbiche sono una minoranza nella minoranza che, vive sulla propria pelle, il doppio e triplo stigma di essere donne lesbiche e donne trans lesbiche.

Le ricerche mettono in luce come sia più difficile per le lesbiche, essere visibili. La scelta di relegare la propria omosessualità ad una sfera individuale e privata che nella relazione di coppia trova una zona di confort, è troppo spesso dettata dalla paura. Paura di essere insultate, derise, sminuite. Di perdere lavoro ed opportunità. Sulle lesbiche pesa la pressione sociale dell’eterosessualità obbligatoria, l’assenza di modelli postivi nei quali identificarsi, l’immagine stereotipata che si offre di loro come soggetti che tradiscono la norma, incarnando una femminilità non conforme e non incardinata in ruoli ed espressioni di genere imposti. Le lesbiche sono destinatarie di politiche a ribasso che non rispondono ai loro bisogni in termini di prevenzione, salute sessuale, accesso alla genitorialità. Non sono tutelate da misure di contrasto alla violenza di genere, subita in quanto donne lesbiche e donne trans lesbiche; nè supportate da politiche del lavoro in grado di garantire stesse opportunità economiche e di carriera. Tutto questo condiziona e ostacola il loro coming out pubblico. Per questo e per molto altro, ancora oggi, dirsi lesbica ed essere visibile, è un atto politico. La visibilità è lo strumento di una rivoluzione che ri-significa e socializza la soggettività lesbica, trasformando le donne lesbiche in esistenze resistenti, in grado di creare nuovi immaginari e nuove narrazioni che parlano di libertà e liberazione.

Per celebrare la Giornata della visibilità lesbica la Rete Donne di Arcigay ha ideato e realizzato la campagna social “ENJOY YOUR VISIBILITY. MOSTRA IL TUO ORGOGLIO, RACCONTALO!”. Protagoniste della campagna, sono le donne della Rete Donne di Arcigay che si sono fotografate in situazioni di gioco e di complicità per raccontare la gioia che provano nell’essere lesbiche e visibili, ognuna a modo suo. Il messaggio della campagna è diretto: è tempo di venire fuori per godersi la propria visibilità, il diritto di essere se stesse. Essere visibili è una scelta di felicità che può essere agita con divertimento e con orgoglio, perché l’omosessualità non è una colpa, non è qualcosa di cui vergognarsi, non è un peso e può non essere più una fonte di dolore o di disagio.

Quindi cosa aspettiamo? Godiamoci la nostra visibilità, mostriamola con orgoglio e raccontiamola al mondo. Come? Condividendo attraverso i social un post che spieghi cosa per noi è la visibilità. Possiamo utilizzare una foto, una frase, una canzone, una citazione o scrivere di nostro pugno il ricordo del nostro coming out o la bellezza e potenza della nostra visibilità in piccoli gesti e situazioni quotidiane. Ricordiamoci, però, di utilizzare sempre l’hashtag #Lezbevisible.

Noi siamo pronte e voi? Ready to go, #Lezbevisible.

 

 

La campagna “ENJOY YOUR VISIBILITY. MOSTRA IL TUO ORGOGLIO, RACCONTALO!” è stata realizzata da Gianni Redi (Chimera Arcobaleno – Arcigay Arezzo) con la preziosa collaborazione di Andrea Foti Delfino e Giovanni Romeo Bova (Arcigay Reggio Calabria I Due Mari) e Greta Sartarelli (Movimento Pansessuale Arcigay Siena).

Festa delle Famiglie 2019

Dopo numerose edizioni nel capoluogo lombardo, Milano passa il testimone, e la Festa delle Famiglie quest’anno approda finalmente in provincia: a CREMA!

Il 5 maggio sarà una bellissima giornata di festa: le Famiglie Arcobaleno lombarde avranno l’opportunità di ricevere l’abbraccio di questa accogliente città, di conoscerne le sue bellezze, di farsi conoscere al di là di ogni pregiudizio.

Famiglie Arcobaleno, in collaborazione con Arcigay La Rocca Cremona e con il sostegno e Patrocinio del Comune di Crema, invita TUTTE le famiglie a partecipare alle attività in programma: riempiremo il cielo di palloncini fuxia durante la VISITA GUIDATA tra le vie del centro, poi occuperemo il prato dei giardini pubblici Campo di Marte con le coperte per il PIC-NIC, prima di dare il via alle attività con LABORATORI creativi e musicali, e di cimentarci in un circuito di GIOCHI ARTIGIANALI di una volta per piccoli e grandi. Ci sarà anche un WORKSHOP INFORMATIVO sulle trascrizioni anagrafiche e, dopo la MERENDA offerta dal Bar AlCampo Cafè, chiuderemo tra le risate con lo spettacolo di MAGIA COMICA e clowneria di Max il Mago.
Crema è stata scelta per la sua posizione centrale rispetto alla regione, perché attivamente presente nella Rete RE.A.DY. contro le discriminazioni, ma soprattutto perché,  grazie alla sua Sindaca Stefania Bonaldi – negli ultimi anni si è distinta dimostrando in varie circostanze e con scelte non sempre popolari di essere nei fatti una Città dei Diritti, dove hanno  trovato piena cittadinanza i diritti per molte persone.  Durante la giornata avremo sicuramente modo di ringraziarla per questo, visto che ci ha garantito la sua presenza, insieme all’Assessora alla Cultura, Turismo e Pari Opportunità Emanuela Nichetti.

Parlano di noi:

TORNANO “PADRE E MADRE” SULLA CARTA D’IDENTITA’, ARCIGAY: “GOVERNO ASINO”

Bologna, 4 aprile 2019 – “Un provvedimento anacronistico, colmo di tronfia ignoranza e destinato a mandare in tilt la pubblica amministrazione e i tribunali”: così Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay, reagisce al ritorno della dicitura “padre” e “madre” sulle carte d’identità dei minori, al posto della dicitura “genitori”, già in uso da anni a questa parte. “Quello che ci fa infuriare – prosegue Piazzoni – non è solo la deliberata volontà di discriminare le famiglie omogenitoriali, che è il motivo esplicito per il quale si produce questo arretramento, ma è anche la totale noncuranza con sui si innesta un grave cortocircuito nella macchina della pubblica amministrazione, che paralizzerà gli uffici e intaserà i tribunali. Solo un asino come Salvini poteva arrivare a tanta stupidità: ci spieghi il Ministro come faranno i funzionari delle anagrafi  ad emettere le carte d’identità dei figli delle famiglie omogenitoriali. Cambieranno genere seduta stante a uno dei genitori? E ha idea della valanga di procedimenti legali che questo provvedimento provocherà? Bene ha fatto Famiglie Arcobaleno a impugnare il decreto: un atto dovuto che sosterremo in tutte le sedi e, siamo certi, ci restituirà la prova tangibile del vuoto pneumatico che abita le stanze del Viminale. Infine: questa novità ci obbliga a prendere atto della sostanziale inazione del M5S a tutela dei diritti. Le dichiarazioni pubbliche contro le derive discriminatorie che abbiamo sentito in occasione della Conferenza mondiale delle Famiglie di Verona da parte degli esponenti del M5S restano pura propaganda priva di risvolti concreti se sono seguite da decreti che ci riportano indietro e cancellano i diritti dei minori. Il M5S vuole realmente arginare i deliri dei leghisti? è in grado di farlo? e soprattutto lo vuole realmente fare? Il cambiamento di cui sentiamo continuamente parlare dai grillini al momento è solo una tremenda restaurazione.”, conclude Piazzoni.

Congresso mondiale famiglie. INDIETRO NON SI TORNA!

 

È iniziato in queste ora a Verona il Congresso mondiale delle famiglie di cui si è molto parlato nelle ultime settimane.

Il congresso si chiama “delle famiglie”, ma in realtà è ancora una volta un’occasione per ribadire la superiorità della famiglia in cui uomo e donna hanno ruoli rigidamente distinti, limitando così le libertà di espressione e scelta degli individui.
Questo congresso non valorizza infatti la famiglia come luogo di legami, bensì esalta la famiglia cosiddetta tradizionale come unico modello formalmente legittimo, svilendo e tagliando fuori le tante realtà che da quel modello si discostano.

Tra i relatori del congresso ci sono inoltre personaggi dalla Russia e dell’Africa che criminalizzano l’aborto e che attuano politiche apertamente ostili verso le persone omosessuali e transessuali. È vergognoso che membri del nostro governo, oltre a offrire un penoso teatrino sulla concessione e poi il ritiro del patrocinio, prendano parte a un simile incontro insieme a rappresentanti di nazioni che violano quotidianamente i diritti umani.

Sembra incredibile! Alcuni nostri governanti non vogliono migranti africani in Italia, ma sono pronti a spalancare le porte alle ideologie retrograde che dai loro paesi provengono e da cui spesso scappano.

Arcigay, come molte altre associazioni e realtà, si mobilita e raggiunge Verona domani, 30 marzo, per protestare contro le idee promosse dal Congresso mondiale delle famiglie e per riaffermare il diritto di poter decidere del proprio corpo e di vivere liberamente la propria sessualità, affettività o identità.
Anche il comitato Arcigay Cremona “La Rocca” domani sarà a Verona per prendere parte alla manifestazione.
Non permetteremo che l’Italia torni indietro, ma anzi continueremo a lottare perché si vada avanti nel riconoscimento della diversità come valore e ricchezza e non come pericolo da reprimere.

Ilaria Giani – presidente comitato Arcigay “La Rocca”

ANOTHERCREAM – 29 MARZO

ANOTHER CREAM

29 MARZO 2019
dalle 19:30 
@BABAR di Crema
Piazzale Rimembranze, 8
Crema (CR)

VENERDI 29 MARZO, nell’accattivante atmosfera della sala sotto del BABAR, vi aspettiamo per l’imperdibile appuntamento mensile di ANOTHER CREAM – l’Aperitivo LGBT & Friends in Crema, organizzato da Arcigay in collaborazione con il Babar.
Dalle 19.30 sarà allestito un ricco aperitivo a buffet dedicato alle persone LGBT e ai loro amici per incontrarsi, divertirsi e socializzare.
– Colonna sonora a cura della mitica DJ SOUL CHA CHA –
– Dalle 19.30 fino a tarda ora –
* PRENOTA IL TUO TAVOLO AL 3478702635 / 0373632441

Evento Facebook QUI

Il sito ufficiale di Arcigay Cremona "La Rocca"