Bologna, 4 aprile 2019 – “Un provvedimento anacronistico, colmo di tronfia ignoranza e destinato a mandare in tilt la pubblica amministrazione e i tribunali”: così Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay, reagisce al ritorno della dicitura “padre” e “madre” sulle carte d’identità dei minori, al posto della dicitura “genitori”, già in uso da anni a questa parte. “Quello che ci fa infuriare – prosegue Piazzoni – non è solo la deliberata volontà di discriminare le famiglie omogenitoriali, che è il motivo esplicito per il quale si produce questo arretramento, ma è anche la totale noncuranza con sui si innesta un grave cortocircuito nella macchina della pubblica amministrazione, che paralizzerà gli uffici e intaserà i tribunali. Solo un asino come Salvini poteva arrivare a tanta stupidità: ci spieghi il Ministro come faranno i funzionari delle anagrafi ad emettere le carte d’identità dei figli delle famiglie omogenitoriali. Cambieranno genere seduta stante a uno dei genitori? E ha idea della valanga di procedimenti legali che questo provvedimento provocherà? Bene ha fatto Famiglie Arcobaleno a impugnare il decreto: un atto dovuto che sosterremo in tutte le sedi e, siamo certi, ci restituirà la prova tangibile del vuoto pneumatico che abita le stanze del Viminale. Infine: questa novità ci obbliga a prendere atto della sostanziale inazione del M5S a tutela dei diritti. Le dichiarazioni pubbliche contro le derive discriminatorie che abbiamo sentito in occasione della Conferenza mondiale delle Famiglie di Verona da parte degli esponenti del M5S restano pura propaganda priva di risvolti concreti se sono seguite da decreti che ci riportano indietro e cancellano i diritti dei minori. Il M5S vuole realmente arginare i deliri dei leghisti? è in grado di farlo? e soprattutto lo vuole realmente fare? Il cambiamento di cui sentiamo continuamente parlare dai grillini al momento è solo una tremenda restaurazione.”, conclude Piazzoni.
Congresso mondiale famiglie. INDIETRO NON SI TORNA!
È iniziato in queste ora a Verona il Congresso mondiale delle famiglie di cui si è molto parlato nelle ultime settimane.
Il congresso si chiama “delle famiglie”, ma in realtà è ancora una volta un’occasione per ribadire la superiorità della famiglia in cui uomo e donna hanno ruoli rigidamente distinti, limitando così le libertà di espressione e scelta degli individui.
Questo congresso non valorizza infatti la famiglia come luogo di legami, bensì esalta la famiglia cosiddetta tradizionale come unico modello formalmente legittimo, svilendo e tagliando fuori le tante realtà che da quel modello si discostano.
Tra i relatori del congresso ci sono inoltre personaggi dalla Russia e dell’Africa che criminalizzano l’aborto e che attuano politiche apertamente ostili verso le persone omosessuali e transessuali. È vergognoso che membri del nostro governo, oltre a offrire un penoso teatrino sulla concessione e poi il ritiro del patrocinio, prendano parte a un simile incontro insieme a rappresentanti di nazioni che violano quotidianamente i diritti umani.
Sembra incredibile! Alcuni nostri governanti non vogliono migranti africani in Italia, ma sono pronti a spalancare le porte alle ideologie retrograde che dai loro paesi provengono e da cui spesso scappano.
Arcigay, come molte altre associazioni e realtà, si mobilita e raggiunge Verona domani, 30 marzo, per protestare contro le idee promosse dal Congresso mondiale delle famiglie e per riaffermare il diritto di poter decidere del proprio corpo e di vivere liberamente la propria sessualità, affettività o identità.
Anche il comitato Arcigay Cremona “La Rocca” domani sarà a Verona per prendere parte alla manifestazione.
Non permetteremo che l’Italia torni indietro, ma anzi continueremo a lottare perché si vada avanti nel riconoscimento della diversità come valore e ricchezza e non come pericolo da reprimere.
Ilaria Giani – presidente comitato Arcigay “La Rocca”
ANOTHERCREAM – 29 MARZO
ANOTHER CREAM
29 MARZO 2019
dalle 19:30
@BABAR di Crema
Piazzale Rimembranze, 8
Crema (CR)
VENERDI 29 MARZO, nell’accattivante atmosfera della sala sotto del BABAR, vi aspettiamo per l’imperdibile appuntamento mensile di ANOTHER CREAM – l’Aperitivo LGBT & Friends in Crema, organizzato da Arcigay in collaborazione con il Babar.
Dalle 19.30 sarà allestito un ricco aperitivo a buffet dedicato alle persone LGBT e ai loro amici per incontrarsi, divertirsi e socializzare.
– Colonna sonora a cura della mitica DJ SOUL CHA CHA –
– Dalle 19.30 fino a tarda ora –
* PRENOTA IL TUO TAVOLO AL 3478702635 / 0373632441
Evento Facebook QUI
Laboratorio di Empowerment
LABORATORIO DI EMPOWERMENT
rivolto a volontar* e attivist*
a cura di Luciano Lopopolo e Shamar Droghetti
► SABATO 6 APRILE 9:30 – 20:00
DOMENICA 7 APRILE 9:30 – 13:30
c/o sede Arcigay “La Rocca”
via Speciano, 4
Cremona
► ISCRIZIONE obbligatoria scrivendo mail con oggetto “iscrizione laboratorio EMPOWERMENT” a cremona@arcigay.it
► CARATTERISTICHE:
Laboratorio di empowerment per attivist* in modalità formativa formale e non formale con utilizzo di tecniche di animazione di gruppo e di animazione teatrale.
Considerata la modalità laboratoriale ed esperienziale della iniziativa si richiede alle/ai partecipanti disponibilità a partecipare all’intero percorso ed attitudine ad attività che coinvolgano il corpo. Si consiglia abbigliamento comodo e caldo ed un plaid/telo/tappetino fitness per le attività che prevedano il contatto con il pavimento.
► FINALITÀ:
Esplorare e consapevolizzare le caratteristiche del gruppo di volontariato e di azione/promozione sociale, in senso diacronico, a proposito delle fasi della vita di gruppo, e sincronico riguardo alle principali dinamiche che nel gruppo si verificano.
Conoscere ed agire forme di comunicazione efficace, esplorazione e gestione del conflitto e tecniche di animazione di gruppo di promozione sociale e politica.
► PROGRAMMA:
SABATO 6 APRILE
ore 9:30-11.00 MODULO 1 FORMING
ore 11.00-11.15 Pausa caffè
ore 11.15-13.15 MODULO 2 IL TUTTO E LA PARTE
ore 13.30-14:30 Pausa pranzo
ore 14:30-16:30 MODULO 3 IO SONO ME
ore 16:30-16:45 Pausa caffè
ore 16:45-18:30 MODULO 4 STORMING
ore 18:30 – 18:45 pausa
18:45 – 20:00 MODULO 5 TOCCARE LA COMUNICAZIONE
DOMENICA 7 APRILE
ore 09.30-11.30 MODULO 6 PERFORMING
ore 11.30-11.45 Pausa caffè
ore 11.45-13.15 MODULO 7 E SE DOMANI
ore 13.15-13.30 QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE
► FACILITATORI:
Luciano Lopopolo è nato a Bisceglie (Barletta Andria Trani) il 29 luglio 1974, vive a Bisceglie. Socio attivista del comitato territoriale Arcigay Barletta Andria Trani “Le Mine Vaganti” di cui è stato vicepresidente dal 2012 al 2016 e Presidente dal 2016. Di formazione umanistica, attualmente è Formatore Dirigente presso un ente di formazione professionale.
Dal 2014 al novembre 2018 componente della Segreteria Nazionale con delega alla formazione, per realizzare politiche sistemiche per il trasferimento di saperi e prassi ai singoli territori e nella ricerca sulle implicazioni del disagio da Minority Stress finalizzato alla creazione di Comunità accoglienti ed inclusive. Dal 2016 ha lavorato alla costruzione di un gruppo Nazionale di Formatrici e Formatori certificat* di Arcigay.
Dal 2014 componente del Consiglio Nazionale dell’Associazione
Dal Novembre 2018 ricopre l’incarico di Presidente Nazionale di Arcigay, presiede il Consiglio Nazionale dell’Associazione e partecipa ai lavori della Segreteria Nazionale
Shamar Droghetti è nato a Merano (Alto Adige) il 27 luglio 1988 e dal 2009 vive a Trento.
Senior developer, si occupa di coordinare lo sviluppo tecnologico all’interno della startup Motorialab di cui é anche socio. Precedentemente ha collaborato con la Fondazione Bruno Kessler come sviluppatore software ed è stato responsabile dei sistemi WebGIS dell’unità MPBA.
Vicepresidente e tesoriere di Arcigay del Trentino dal 2014 al 2018, si é occupato tra le altre cose di avviare il gruppo giovani “Oltre le mura”.
In Segreteria Nazionale con la delega ai giovani dal novembre 2015 al novembre 2018, e rappresentante di Arcigay al Forum Nazionale Giovani nello stesso periodo. Dal 2015 è componente del Consiglio Nazionale di Arcigay.
Dal Novembre 2018 ricopre l’incarico di responsabile Scuola nella Segreteria Nazionale
► per info e domande: cremona@arcigay.it
Evento Facebook QUI
“NON FA RIDERE”: ONLINE IL VIDEO DELLA CAMPAGNA DI ARCIGAY PER CONTRASTARE L’HATE SPEECH
L’iniziativa è inserita nel progetto europeo Accept realizzato assieme alla Fondazione Bruno Kessler. Monitorati più di 500mila contenuti in rete.
Bologna, 21 marzo 2019 – Si intitola “Non fa ridere” la campagna social che Arcigay lancia per contrastare il discorso d’odio on line (hate speech), in particolare quello che maschera omofobia, lesbofobia, transfobia, bifobia con il velo dell’ironia, in modo da renderli socialmente accettabili e perfino virali sul web. L’iniziativa è inserita all’interno del progetto europeo Accept realizzato da Arcigay assieme alla Fondazione Bruno Kessler di Trento e che ha monitorato, grazie a una piattaforma progettata ad hoc dai tecnici della fondazione, per un anno (da marzo 2018 a febbraio 2019) quasi 530mila contenuti, tra tweet, news e post su facebook. Un gruppo di valutatrici e valutatori (diversi per provenienza geografica, sesso, orientamento sessuale, età, e livello di istruzione ma accomunati dalla dichiarata appartenenza a posizioni socio-politiche liberali, progressiste e democratiche). si è occupato di classificare i tweet (positivi se mostravano una posizione aperta e inclusiva nei confronti delle persone LGBTI, negativi se escludenti, discriminatori e offensivi, dubbi se il messaggio era ambiguo o poco decifrabile). L’analisi ha scremato il materiale e ha portato alla definizione di un campione di 5.189 tweet che hanno permesso di trarre alcune prime considerazioni: innanzitutto, i messaggi contenenti odio si possono dividere in tre cluster: mondo dello spettacolo, dibattito pubblico e attualità, diritti e temi etici. Le parole più ricorrenti nei messaggi negativi sono: ricchione, propaganda, ordine, natura. Quelle più ricorrenti nei messaggi positivi sono: cittadini, gruppo, associazioni, sociali. Nei messaggi dubbi troviamo: privilegio, battuta, scherzo, opinione. E ancora: i tweet più polarizzanti, ovvero quelli in cui i valutatori sono stati maggiormente in disaccordo, camuffano le parole di odio con intenti sarcastici. Una persona su dieci esprime posizioni discriminatorie quando tratta argomenti LGBTI, mentre quattro persone su dieci esprimono posizioni ambigue, almeno nella metà dei casi attribuibili ad un linguaggio ironico nella forma, offensivo negli intenti.
Sulla base di queste considerazioni, con l’aiuto dell’agenzia di comunicazione Pavlov, si è scelto di produrre una contronarrativa focalizzata sul confine labile che esiste tra scherzo e offesa, tra libera opinione e linguaggio discriminatorio, mettendo in evidenza pericolosità e contraddizioni che si muovono su quel confine. L’odio si annida laddove si lascia passare il messaggio che esista un gruppo sociale più meritevole di un altro, in virtù del supposto possesso di caratteristiche migliori. Il video #nonfaridere cerca infatti di far emergere la parte razionale, estremizzando le dinamiche di quello che è accettato come “battuta”, ma che invece si configura come offesa gratuita.Il filmato stesso, condiviso sui social network, sarà oggetto di monitoraggio per misurare quantitativamente e qualitativamente le reazioni degli utenti del web alla contronarrativa. Il 15 aprile prossimo, infine, alla sede della Rappresentanza dell Commissione europea, in Palazzo Campanari a Roma, il progetto Accept sarà raccontato nel metodo e nel merito, con i dati, il video e tutte le analisi che ne conseguono.
Il video è disponibile anche sui nostri canali Facebook e Instagram.