come al solito nel tradizionale terzo mercoledì del mese; ultimo appuntamento del 2014 per festeggiare l’inizio delle festività natalizie fintanto che pandori e panettoni non abbiano avuto i loro devastanti effetti sulla vostra forma fisica…
Ieri, il Consiglio Comunale di Cremona è stato investito dalla discussione sui differenti aspetti che riguardano la “questione” Diritti Civili.
Attorno al tema della trascrizione dei matrimoni omosessuali contratti all’estero, si è sostanzialmente deciso di rimettere la questione al Parlamento nazionale, previa espressione di un parere da parte del Sindaco, alla luce degli interventi delle Prefetture nelle Città che hanno eseguito la trascrizione.
Su questo siamo delusi dalla mancanza di coraggio da parte del Consiglio Comunale, che non ha colto che proprio nel conflitto con il Ministero degli Interni sta l’essenza della scelta di molte grandi Città Italiane di procedere alla registrazione, per far emergere l’incongruenza e la mancanza della legislazione nazionale su questo tema, che riconosce i matrimoni contratti negli altri paesi membri dell’unione Europea ma non quelli omosessuali, costituendo nei fatti una discriminazione fra i cittadini.
L’altra questione, che invece è tutta sulle spalle del Comune di Cremona, è quella del Registro delle Unioni Civili. Su questo la maggioranza di Centrosinistra ha raggiunto un accordo in merito alla necessità di approfondire il tema e di ampliare la discussione con il coinvolgimento dei cittadini, e su questo accordo è stata ritirata la mozione del Consigliere Bonali che avrebbe in tempi brevissimi fatto diventare realtà il Registro.
Amnesty International Sezione Italiana, Amnesty Lombardia ed il gruppo Cremona, insieme al coordinamento LGBTI e ad Arcigay Cremona “La Rocca” vi invitano ad un incontro sul tema dei diritti LGBTI, domenica 7 dicembre 2014, alle ore 18.00 presso la Libreria del Convegno, corso Campi, 72, a Cremona.
L’incontro fa parte della Maratona Write for Rights. Ihar Tsikhanyuk, ospite dell’incontro, fu protagonista di uno dei casi seguiti da Amnesty International nella maratona dello scorso anno. Ihar è un attivista bielorusso che lavora per i diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuate (LGBTI).
Il 1° dicembre di ogni anno si celebra, in tutto il mondo, la Giornata mondiale per la lotta contro l’AIDS. È l’occasione per denunciare, diffondere informazioni e accrescere la coscienza sull’epidemia mondiale di AIDS dovuta alla diffusione del virus HIV.
Arcigay, per l’occasione, organizza iniziative su tutto il territorio nazionale e una campagna nazionale di sensibilizzazione. Nel nostro territorio, Arcigay Cremona “La Rocca” è partner del progetto “CONTAGIAMOCI DI SAPERI” promosso dalla Cooperativa Sociale di Bessimo, in collaborazione con Regione Lombardia e ASL di Cremona e il patrocinio del Comune di Cremona e del Comune di Crema.
Il 20 novembre si celebra in tutto il mondo il TDoR, il Transgender Day of Remembrance, per commemorare le vittime dell’odio, del pregiudizio e della discriminazione anti-transgender (transfobia). L’evento viene introdotto nel 1998 su iniziativa di Gwendolyn Ann Smith un’attivista transgender, per ricordare Rita Hester, il cui assassinio in Massachussets diede avvio al progetto web “Remembering Our Dead”, e nel 1999 a una veglia a lume di candela a San Francisco. Da allora l’evento è cresciuto fino a comprendere commemorazioni in centinaia di città in tutto il mondo. Ogni anno in diverse città si organizzano iniziative per ricordare questa data, principalmente attraverso fiaccolate, sit-in e candle-linght.
The Transgender Europe’s Trans murder monitoring project ogni anno rileva i dati relativi agli omicidi di persone trans in tutto il mondo: secondo questo osservatorio sono 226 i nomi da aggiungere in questo 2014 alla lista delle vittime. La maglia nera appartiene al Brasile con 113 omicidi. Per il 2014 non è riportato il dato italiano che però ancora una volta rischia di essere tra i più alti d’Europa: la stampa ha infatti riportato lo scorso agosto il caso dell’omicidio di una transessuale di 31 anni a Salerno. Basterebbe quell’unico caso a portare a quota 28 il numero di assassini di persone transessuali avvenuti in Italia dal 2008 a oggi, un dato secondo solo alla Turchia e a cui è necessario affiancare gli innumerevoli tentati omicidi e le quotidiane violenze.