SCIOPERO GLOBALE TRANSFEMMINISTA: NOI CI SIAMO

Scioperare dal genere e dai generi per noi significa ribellarci alle ste-reotipizzazioni binarie ma anche mettere in discussione i privilegi ma-schili e la misoginia delle nostra stessa comunità prendendo le distan-ze da posizioni escludenti e discriminatorie nei confronti delle donne trans* (TERF) e delle sex workers (SWERF).

Scioperare dal lavoro produttivo e riproduttivo per noi vuol dire ribel-larsi alla maternità imposta difendendo il diritto all’aborto libero, sicuro e gratuito, rimettere al centro il diritto al desiderio e al piacere, ma an-che distinguere tra genitorialità e maternità, rifiutando ogni forma di sovradeterminazione delle donne.

La nostra comunità conosce la violenza che ti costringe a scappare di casa, che ti tiene sotto ricatto al lavoro, la violenza dello stigma agito sui nostri orientamenti, sui nostri corpi non conformi, sulle nostre iden-tità non binarie, sulle nostre famiglie non riconosciute e tutelate pie-namente, sulle nostre relazioni non normate.

Sentiamo sulla nostra pelle la percezione di “minus” che ha a che fare con l’essere donna, lesbica, bisex, trans*, queer, intersex, sex worker, diversamente abile e migrante.

Proprio per questo, a chi pensa di poter rimettere le donne e le sogget-tività LGBT*QIPA+ “al proprio posto”, noi rispondiamo che #LOTTO-MARZO allo SCIOPERO GLOBALE TRANSFEMMINISTA ci saremo tutte, Non una di meno.

ARCIGAY – RETE DONNE

ASSEMBLEA ORDINARIA

Ai sensi dello statuto è convocata per mercoledì 17 aprile 2019 alle ore 5.00 in prima convocazione e per giovedì 18 aprile 2019 alle ore 20:30 in seconda convocazione l’assemblea ordinaria dei soci e delle socie del Comitato Territoriale Arcigay Cremona “La Rocca” presso la sede in via Speciano, 4.

La Presidente del Comitato Ilaria Giani

Ordine del Giorno:

  • presentazione e discussione delle iniziative in programma;
  • approvazione bilancio preventivo 2019 e consuntivo 2018;
  • varie ed eventuali.

Another Cream: nuovo appuntamento venerdì 22 febbraio

Nuovo appuntamento per la serata LGBT & Friends del cremasco!

Venerdì 22 febbraio, al Babar di Crema, una nuova svavillante serata “Another Cream”, l’appuntamento irrinunciabile per tutt* coloro che vogliono passare una serata in compagnia, con un po’ di musica e tutti i colori dell’arcobaleno!

Questo venerdì, vi aspettiamo al Babar per un nuovo appuntamento Another Cream! Non mancate!! 🏳‍🌈🏳‍🌈🏳‍🌈

Posted by Another Cream on Monday, February 18, 2019

Vi aspettiamo numeros*, quindi, venerdì 22 febbraio dalle ore 19:30 al Babar!

Segui le pagine Facebook ed Instragram di Another Cream per rimanere sempre aggiornat@!

Fuori dall’Eden – Conversazione con gli autori

FUORI DALL’EDEN

Conversazione con gli autori

DOMENICA 10.02
ore 19:00

Sede Arcigay “La Rocca”
via Speciano, 4
Cremona

Conversazione con Luigi Filippelli e Liuba Gabriele, autori di FUORI DALL’EDEN.

A seguire aperitivo in compagnia con buffet!

Sarà inoltre possibile acquistare una copia del fumetto e ammirare le tavole con i disegni originali di Liuba Gabriele, esposte in sede.


FUORI DALL’EDEN 
è un reportage a fumetti scritto da Luigi Filippelli e disegnato da Liuba Gabriele.

Il fumetto racconta il percorso che ha condotto la città di Brescia al suo primo Pride nel 2017, culminato nel corteo del 17 giugno. La prima manifestazione LGBT di Brescia ha portato per le strade del centro cittadino una folla colorata ed eterogenea, animando e coinvolgendo la città.

LUIGI FILIPPELLI è scrittore, editore e fumettista.
Ha pubblicato su riviste e antologie tra cui Abitare il deserto, 99 Komikazen, Nuova Tèchne, Lahar Magazine, Illustrati e SW/ON (Lituania). È autore dei fumetti Cipolla e Fuori dall’Eden, della raccolta di racconti 13 sardine circa e del romanzo Duplex.
I suoi lavori sono stati esposti al MAXXI: Museo delle Arti del XXI Secolo di Roma, al festival internazionale di fumetto BilBOlbul e al Museo d’Arte della città di Ravenna in occasione di Komikazen, festival internazionale del fumetto di realtà.

LIUBA GABRIELE è pittrice e illustratrice. Si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano e ha seguito corsi di specializzazione nell’ambito del fumetto e dell’illustrazione.
È selezionata per mostre ed eventi artistici a livello nazionale (come il Festival Bilbolbul e Casa della Fantasia di Sarmede) e internazionale.
Collabora con i portali di Stormi e Graphic News.

Evento fb QUI 

Giornata Internazionale della Memoria 2019

Nell’ultimo anno abbiamo assistito a una preoccupante ripresa del pensiero che nutrì il fascismo e sfociò nelle leggi razziali e nell’olocausto. “Ci rubano il lavoro”, “portano criminalità”, “portano malattie” sono frasi che istigano all’odio e a cui ci siamo tristemente abituati, come siamo abituati ai bollettini delle traversate in mare. Ingiustizie e tragedie a furia di essere ripetute e risentite hanno quasi perso il loro significato, non riuscendo più a scalfire la coscienza di molti. Ma non è solo questa assuefazione il nostro problema. A causa di una politica becera, ignorante e populista, oggi gli italiani si sentono sempre più minacciati dal “diverso”. La comunità LGBT+ è direttamente coinvolta in tutto questo e ne sente il pericolo: come i migranti, anche noi lottiamo ancora in Italia per avere piena cittadinanza, tra diritti negati o concessi a metà, ridicolizzati da una parte della stampa e insultati da alcuni politici.  Non appena l’avversione per le minoranze si riaccende, vediamo rimesso in discussione quello che abbiamo conquistato nel campo dei diritti civili. Eppure siamo parte integrante del tessuto sociale, così come lo sono gli stranieri. Pensiamo ai giovani: le classi di scuola sono composte anche dai figli di albanesi e rumeni arrivati negli anni novanta, di cui ignoriamo l’origine straniera finché non leggiamo i loro cognomi “esotici” sui registri; molti studenti sono ragazzi e ragazze omosessuali o bisessuali, che crediamo essere etero finché non avranno il coraggio di fare coming out. La nostra società è ricca di diversità più di quanto possiamo notare a un primo sguardo, e stiamo rinunciando all’opportunità di valorizzarle. Preferiamo mortificarle per sentire protetta la nostra identità, nella pia illusione che essa possa essere o sia mai stata immutabile, stabile o addirittura superiore alle altre. Un’idea che la politica invece incoraggia per i suoi scopi, andando incontro a braccia aperte a una nuova fase di razzismo istituzionalizzato. Per questo, oggi più che mai abbiamo bisogno della lezione che la Storia ci può dare. Ricordare gli errori / orrori del passato aiuta a interpretare il presente e spinge a correre ai ripari prima che le ingiustizie e le violenze si replichino per gli stessi motivi. Se non hanno già cominciato a farlo.

Ilaria Giani
Presidente Arcigay Cremona “La Rocca”

Il sito ufficiale di Arcigay Cremona "La Rocca"