Ai sensi dello statuto è convocata per venerdì 15 marzo alle ore 23.50 in prima convocazione e per sabato 16 marzo 2013 alle ore 17.30 in seconda convocazione l’assemblea ordinaria dei soci e delle socie del Comitato provinciale Arcigay La Rocca Cremona presso la sede in via Speciano, 4.
Il Presidente del Comitato Gabriele Piazzoni
Ordine del Giorno: presentazione e discussione programma sociale; approvazione bilancio preventivo 2013 e consuntivo 2012; varie ed eventuali.
Siamo innanzi all’alba di una nuova era per quanto concerne i diritti civili nel mondo occidentale.
Dopo la vigorosa assunzione di impegno del Presidente degli Stati Uniti Obama a favore del pieno riconoscimento di diritti egualitari per la popolazione gay e lesbica, ora anche la Francia e la Gran Bretagna stanno procedendo all’approvazione di leggi che riconoscono appieno il diritto delle persone omosessuali a veder riconosciuti in maniera paritaria i propri affetti con l’approvazione della possibilità di sposarsi e crescere bambini anche tra persone dello stesso sesso, portando a 10 il numero di nazioni europee che riconoscono questo diritto.
La rete politiche di genere di Arcigay aderisce all’appello alla mobilitazione delle donne italiane per domenica 13 febbraio. La mobilitazione, partendo dalla constatazione che “l’Italia non è un paese per donne”, e che il nostro Paese è dominato da stereotipi di genere contro donne e trans umilianti e lontani dalla realtà, intende manifestare contro la discriminazione che deriva da questo stereotipo.
Anche a Cremona saremo in Piazza Roma (giardini pubblici) DOMENICA 13 FEBBRAIO dalle ore 15!
Venerdì 1 febbraio 2013 ore 20.45 | Luogocomune – Centro Sociale Culturale Arci Cremona | Via Speciano, 4
LA LOMBARDIA CHE VOGLIAMO. Diritti/Cultura/Solidarietà
Il Comitato Territoriale ARCI Cremona incontra le candidate e i candidati locali alle elezioni del Consiglio Regionale delle liste a sostegno della candidatura Ambrosoli.
La sentenza della Corte di Cassazione sull’affidamento di un bambino ad una coppia omosessuale composta da due donne segna una pietra miliare nella storia della battaglia per il riconoscimento dei diritti civili nel nostro paese.