📅 Ogni 20 novembre dal 1999, si celebra il TDoR, ovvero il Transgender Day of Remembrance. Una ricorrenza della comunità LGBT per commemorare le vittime di transfobia.
🧾 L’evento venne introdotto da Gwendolyn Ann Smith in ricordo di Rita Hester, il cui assassinio nel 1998, avvenuto a ridosso della data in cui si celebra la ricorrenza, diede avvio al progetto web “Remembering Our Dead” e nel 1999 a una veglia a lume di candela a San Francisco. Da allora l’evento è cresciuto fino a comprendere commemorazioni in centinaia di città in tutto il mondo.
🕯 A pochi giorni dal Transgender Day of Remembrance, Arcigay Cremona La Rocca incontra Francesco Brodolini, artista e attivista trans*.
L’incontro si terrà su Google Meet, giovedì 25 novembre dalle ore 21:15.
Informazioni per partecipare di Google Meet Link alla videochiamata: https://meet.google.com/usr-udss-kua Oppure digita: (IT) +39 02 3046 1954 PIN: 157 328 775# Altri numeri di telefono: https://tel.meet/usr-udss-kua?pin=6624832689014
Modera l’incontro Lorenzo Lupoli, Presidente di Arcigay Cremona.
Quanto accaduto mercoledì 27 ottobre al Senato è un fatto che ci indigna e ci fa vergognare come Paese, prima ancora che come cittadin*, persone appartenenti alla comunità LGBTI+ e attivist* del movimento.
La scena agghiacciante dell’esultanza e del lungo applauso dopo il voto a scrutinio segreto che di fatto ha affossato il ddl Zan, restituisce un’immagine, di fronte a tutto il mondo, di un Paese retrogrado perché rappresentato da una classe politica, soprattutto tra le fila delle forze parlamentari di destra, che ha mostrato il suo volto oscurantista di fronte alla possibilità di rendere l’Italia un Paese più moderno e civile.
Eppure, come accaduto per l’approvazione della legge sulle unioni civili, la mobilitazione a favore dell’approvazione della legge in questione partita l’anno scorso con le piazze di ‘Da voce al rispetto’ e ‘Dalla parte dei diritti’, è proseguita anche quest’anno con la campagna social a favore del #ddlZan divenuta virale e con le manifestazioni di “Non un passo indietro” che hanno visto milioni di persone schierate dalla parte della nostra comunità e a fianco del movimento LGBTI+.
Purtroppo questo non è bastato ad impedire il vergognoso epilogo andato in scena al Senato che ancora una volta ferisce, offende ed umilia milioni di persone, cittadin* considerat* di serie b e invisibili per lo Stato. Per questo, nel fine settimana, anche a Cremona, come in tutto il Paese.
Arcigay Cremona “La Rocca”, il Comitato Cremona Pride e il Collettivo studentesco il Megafono, sono scesi di nuovo in piazza per dire a gran voce che non è finita qui, che non ci arrendiamo e continueremo a lottare, anche per chi non può farlo e per chi non c’è più.
Il presidio ai Giardini di Piazza Roma di sabato 30 ottobre, con un momento flash-mob preceduto dagli interventi delle organizzazioni che hanno lanciato l’appello alla mobilitazione, ha visto la partecipazione di almeno 250 persone, con l’adesione delle forze politiche di centro-sinistra, delle principali sigle sindacali, di molte associazioni e reti di cittadinanza ed è stato un successo ben oltre ogni aspettativa.
Grazie a chi ha partecipato, a chi ci sostiene e continua a farlo con fierezza, per costruire un Paese migliore, insieme. A chi ha festeggiato esultante, per aver fermato l’approvazione di una legge di civiltà, lasciamo solo la vergogna.
Il movimento LGBTQIA+ scende in piazza per protestare contro l’affossamento del DDL Zan I numeri della votazione con cui il Senato ha affossato il DDL Zan pochi giorni fa sono inesorabili: la nostra classe politica è in larga parte contraria all’affermazione dei diritti e delle tutele per la comunità LGBTQIA+, secondo il casalasco Lupoli Lorenzo, Presidente del Comitato territoriale Arcigay Cremona “La Rocca”, associazione LGBTQIA+ che da anni organizza eventi e iniziative anche sul nostro territorio.
La comunità LGBTQIA+ di tutto il Paese ancora una volta è stata denigrata e umiliata da una decisione che di fatto ha messo la parola fine alla discussione e all’approvazione del DDL Zan, legge che prevedeva l’estensione delle aggravanti, già presenti nella legge Mancino, anche per gli atti discriminatori e le violenze subite per abilismo, genere, identità di genere e orientamento sessuale.
La scena agghiacciante a cui tutta Italia e il mondo intero hanno assistito mercoledì scorso, dopo la votazione al Senato, dei e delle parlamentari di destra esultanti ci indigna e restituisce un’immagine di una classe politica meschina e retrograda che si è opposta fino alla fine all’approvazione ad una legge efficace anche se frutto di un compromesso, che avrebbe reso il nostro Paese più civile, moderno e umano – prosegue Lupoli.
L’indignazione per quanto accaduto al Senato insieme alla solidarietà trasversale verso la nostra comunità, che si sta diffondendo su tutti i territori, ci fa capire che il Paese è dalla nostra parte, quella dei diritti. Per questo il mio appello è a proseguire la mobilitazione, a partire dalla partecipazione al flash-mob di sabato 30 ottobre dalle 13:30 alle 14:30, che si terrà presso i giardini di Piazza Roma a Cremona. Un’iniziativa organizzata dal Comitato Cremona Pride, Arcigay Cremona “La Rocca” e Collettivo studentesco il Megafono.
Un appello rivolto a tutta la cittadinanza, alle istituzioni, alle forze politiche e sociali, alle associazioni e ai sindacati, a tutt* coloro che vogliono unirsi alla lotta per i diritti e le tutele di chi è considerat* ancora cittadin* di serie B, perché i diritti o sono di tutt* o sono privilegi. Questo Parlamento – conclude Lupoli – non è stato all’altezza delle sfide di questo tempo, l’argine all’omobitransfobia continuerà a porlo il Paese, le associazioni, le reti informali e tutte le persone impegnate al nostro fianco, non lo Stato che ancora una volta ci considera invisibili e si gira dall’altra parte. Grazie a chi fino a ora si è battuto con noi, a tutti gli altri consegniamo la nostra vergogna.
In occasione del Coming Out Day, Arcigay e il Comitato Cremona Pride sono usciti simbolicamente allo scoperto annunciando che il 4 giugno 2022 si svolgerà per le strade della città il primo Pride cittadino.
Anche Cremona e il suo territorio hanno deciso di esserci e di far parte della storia del movimento LGBTI+, scegliendo per la parata proprio il mese che è riconosciuto globalmente come il “mese del Pride”, per la storia dei moti di Stonewall del 28 giugno 1969.
Per annunciare alla cittadinanza il giorno della parata non è stata scelta una data casuale ma l’11 ottobre, giornata internazionale del Coming Out.
Obiettivo del Cremona Pride è quello di provare a costruire Un Posto nel Mondo aperto, inclusivo e sicuro che chiunque possa chiamare casa con l’aiuto e il supporto di tutte le persone che vorranno impegnarsi a colorare Cremona con i colori rainbow.
Per realizzare questo è fondamentale la partecipazione di tutta la cittadinanza, delle associazioni, dei partiti, dei sindacati, dei commercianti, delle imprese e di tutte le istituzioni, per creare una rete che collabori e lavori fianco a fianco per scendere in piazza il 4 giugno 2022, punto d’arrivo di un percorso politico che verrà portato avanti in questi mesi.
Nella foto da sinistra: Shamar Droghetti, Responsabile Scuola in Segreteria Nazionale; Matteo Tammaccaro, Consigliere Nazionale e Vicepresidente di Arcigay Cremona; Luciano Lopopolo, Presidente Arcigay Nazionale; Natascia Maesi, Responsabile Politiche di Genere e Formazione in Segreteria Nazionale, Gabriele Piazzoni, Segretario Generale di Arcigay, Lorenzo Lupoli, Presidente di Arcigay Cremona; Manuela Macario, Responsabile Lavoro e Marginalità in Segreteria Nazionale.
Per Lorenzo Lupoli e Annalisa Pagliari, rispettivamente presidente e vice di Arcigay Cremona, “È una sfida accolta con gioia e senso di responsabilità verso la comunità LGBTI+ del territorio cremonese e di tutta la sua provincia. Un sogno nel cassetto che si realizza dopo anni di lavoro sul territorio al servizio della nostra comunità, grazie alla collaborazione di un gruppo di cittadinə che si è mobilitato con noi in questi mesi per iniziare questo percorso insieme”.
Per Matteo Tammaccaro, Consigliere Nazionale di Arcigay e vicepresidente di Arcigay Cremona: “L’anno prossimo sarà molto importante per la nostra Associazione, non solo avremo il nostro primo Pride, ma festeggeremo anche i trent’anni di attività, da coetaneo non posso che definirmi pieno d’orgoglio”.